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e in
seguito le immense distese giallo arancio dei campi di cereali e
girasoli bruciati dal sole, spezzate soltanto dal nero delle rotaie del
treno o da qualche appezzamento irrigato di colore verde intenso. Naturalmente non hanno potuto resistere a qualche tentazione rispetto il loro programma giornaliero: una deviazione all’itinerario per una breve capatina in Canada dove hanno ammirato le cascate del Niagara; il passaggio attraverso qualche via cittadina per raggiungere il ponte di Brooklyn; una fermata un po’ più lunga, ma sicuramente doverosa, per un attimo di riflessione di fronte all’immensità del Mississippi. “La nostra giornata però era piena e non avevamo molto tempo da perdere in fermate non programmate –raccontano i due ciclisti- La sveglia era all’alba: dovevamo smontare la tenda e farla asciugare un po’ prima di piegarla; colazione abbondante; sistemazione della bici e partenza. Ogni giorno come minimo dovevamo pedalare per sei ore per riuscire a coprire il programma che ci eravamo prefissati e non rischiare di dover saltare qualche parte del viaggio. Pranzo veloce con panini e frutta fresca e secca per non perdere troppo tempo e poi un’abbondante cena a base di pasta e verdure, dopo aver sistemato la tenda per la notte. Quasi ogni giorno dovevamo inoltre fermarci a comperare tutto ciò che ci serviva da mangiare. |
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Cleveland dal Lago Erie |
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Nuovi amici |
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