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Monçao, Ponte da Barca, Braga, Guimãres, Amarante, Mesão Frio, sono tutti bei paesi lungo la statale 101 che attraversa la regione del Minho fino a quella del Douro, regione che prende nome dall’omonimo fiume. Ogni appezzamento di terra nelle valli interne è minuziosamente lavorato e le principali colture sono la vite e il sughero. Molte sono le cantine dove si possono apprezzare i numerosi vini tipici; il vino sarà anche buono ma i continui saliscendi fanno subito passare l’euforia. E’ ferragosto, alle 8.30 il sole rende irrespirabile l’aria nella tenda, usciamo, e fatta colazione capiamo che la giornata è troppo calda per pedalare. Decidiamo di muoverci nel tardo pomeriggio. Il campeggio è deserto, ma l’ansa di un rio lì vicino richiama molte persone del luogo a rinfrescarsi nelle sue acque. Le piacevoli spiagge fluviali (praia fluvial), come oasi in un deserto, ci danno piacevoli momenti di relax salvandoci dalle ore più calde del pomeriggio. Proseguendo superiamo i paesi di Lamego, Moimenta da Beira, Trancoso, Celorico de Beira fino a Guarda, il capoluogo della regione montana della Serra da Estrela. L’altopiano della Serra è un luogo desolato ma molto suggestivo. Il Torre, con i suoi 1993 metri raggiungibili tutti stando in sella, è la cima più alta del Portogallo e meta invernale dei pochi sciatori locali. Scendendo dalla Serra si attraversano estese foreste di eucalipti fino a Coimbra, nota città universitaria. |
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Relax lungo un fiume |
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Nella serra da Estrela |
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